Biografia
Claude Jolidon
Chi è Claude Jolidon
L’autore, psicologo e psicoterapeuta svizzero, dal 1995 esercita la sua professione presso il proprio studio privato in Ascona (Canton Ticino/CH). Da quando riesce a ricordarsi, si definisce un appassionato cultore autodidatta di linguistica, di semantica, di epistemologia e di filosofia della scienza.
All’età di 26 anni, proveniente dalla parte francofona della Svizzera, l’autore si era stabilito nella Svizzera italiana (Canton Ticino), dove ancora oggi risiede. Non ancora padrone della lingua italiana, aveva iniziato a lavorare quale educatore specializzato in un piccolo day hospital per bambini autistici.
Da questa esperienza travolgente, l’autore è uscito con la convinzione che è sempre possibile comunicare in un qualche modo, anche con chi, per svariati motivi si rifugia in una chiusura pressoché totale. All’inizio della sua carriera professionale quale psicologo, e mentre si stava specializzando quale psicoterapeuta, l’autore ha lavorato in un Servizio pubblico di salute mentale.
Lavorando ogni giorno con gli utenti di questo Servizio ha scoperto, con somma sorpresa, che le diagnosi psichiatriche imparate all’Università non sono in realtà che delle mere metafore, purtroppo prese alla lettera dagli psichiatri e dai loro pazienti. Queste singolari metafore, rinforzandosi per l’uso quotidiano che ne viene fatto nelle cerchie di iniziati, negli organi d’informazione e nella popolazione tutta, costruiscono una vera e propria induzione ipnotica collettiva, che porta le persone a credere che sono davvero “mentalmente malate”, e che esiste davvero quella cosa che viene chiamata “malattia mentale”.
Molto deluso e a disagio per questa sua sconvolgente scoperta, l’autore si è convinto di non poter più continuare, pur dovendo lavorare per vivere. Questo pesante conflitto interiore l’ha attanagliato per alcuni anni, fino a che ha deciso di lasciarsi alle spalle un sicuro posto di lavoro nel mondo della psichiatria ufficiale, ed ha continuato ad esercitare la psicoterapia in privato.
Da allora ha usato buona parte del suo tempo libero per approfondire ed affinare le proprie riflessioni critiche sull’uso del linguaggio metaforico in generale, e sulle sue applicazioni concrete in psichiatria, ambito da lui ben conosciuto. Egli ha di recente presentato al pubblico il sunto delle sue riflessioni critiche sul tema, nel suo libro intitolato “L’allegra medicina”.
Attualmente l’autore continua ad approfondire il tema del linguaggio, delle sue strutture e dei suoi meccanismi quale fonte e mezzo efficaci per creare fraintendimenti, confusione mentale, manipolazione e mistificazione.
Questo tema è molto vasto, e ricopre svariati ambiti della comunicazione umana: relazioni interpersonali, divulgazione del sapere, pubblicità, politica, religioni, o altri ambiti ancora. In futuro, egli vorrebbe pubblicare altri libri su questo vasto tema.